| Fanciulli allo Stadio   Gallettoè alla voce il fanciullo; estrosi amori
 con quella, e crucci, acutamente incide.
 
 Ai confini del campo una bandiera
 sventola solitaria su un muretto.
 Su quello alzati, nei riposi, a gara
 cari nomi lanciavano i fanciulli,
 ad uno ad uno, come frecce. Vive
 in me l'immagine lieta; a un ricordo
 si sposa - a sera - dei miei giorni imberbi.
 
 Odiosi di tanto eran superbi
 passavano là sotto i calciatori.
 Tutto vedevano, e non quegli acerbi.
 
 Umberto Saba.   Continuo la pubblicazione delle Poesie di Umberto Saba dedicate al calcio. Dopo "Goal" e  “Squadra Paesana” tocca a "Fanciulli allo Stadio" .    Del calcio Saba scriveva: E’ (il gioco) più popolare che ci sia oggi, ed èquello in cui si esprimono con più
 appassionata evidenza le passioni elementari
 della folla. L’atmosfera che si forma intorno a
 quegli undici fratelli che difendono la madre è
 il più delle volte così accesa da lasciare
 incancellabili impronte in chi ci è vissuto
 dentro. E questo per non parlare della bellezza
 visiva dello spettacolo, dei gesti necessari dei giocatori
 durante lo svolgimento della gara.  Che dire poi di quello che succede tra il pubblico e i giocatori quando una squadra paesana riesce a segnare un goal contro una squadra superiore (la cui superiorità molte volte è dovuta a denaro) e rinnova, sotto gli occhi dei concittadini, lucenti alle lacrime, il miracolo di Davide che vince il gigante Golia? .  .  . . 
 
 
 Scritto da nanus |