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    Bulgarelli mito del videogame  (2005 Click)
    Il campione gentiluomo, il simpatico Giacomino, se n'è andato a 68 anni
    14/02/2009
    ale
    Calcio
     

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    Giacomo Bulgarelli (Portonovo di Medicina, 24 ottobre 1940Bologna, 12 febbraio 2009) è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Campione europeo con la Nazionale italiana nel 1968. Legò la sua carriera al Bologna, di cui fu a lungo capitano e con cui vinse lo scudetto nel 1964.

    È stato anche un opinionista e commentatore di eventi calcistici collaborando con La Gazzetta dello Sport, Telemontecarlo e RAI.

    Nella sua carriera calcistica ha collezionato 392 presenze in Serie A e 43 gol, indossando sempre la maglia del Bologna dall'esordio, 19 aprile 1959, al ritiro, 4 maggio 1975.

    Nel 1964 contribuì con una grande prova alla vittoria del settimo Scudetto, dedicato al presidente del Bologna F.C. 1909, Renato Dall'Ara, deceduto solo tre giorni prima, vincendo a Roma lo spareggio contro l'Inter per 2-0.

    Per anni capitano e leader della squadra, ricopriva il ruolo di regista del centrocampo e fulcro delle manovre d'attacco. Amatissimo dai tifosi ("Onorevole Giacomino, salute!" era l'immancabile omaggio che il capotifoso Gino Villani gli rivolgeva col suo megafono al momento di entrare in campo[1]), volle legare indissolubilmente la sua carriera ai colori rossoblù arrivando a rifiutare l'offerta di un trasferimento al Milan. Negli ultimi anni di attività, tormentati da frequenti infortuni al ginocchio, arretrò la sua posizione andando ad occupare il ruolo di libero.

    Prese parte alle Olimpiadi di Roma del 1960 con una Nazionale olimpica ricca di giovani talenti che giunse quarta[2]. Esordì con la Nazionale maggiore ai Mondiali del 1962 in Cile segnando 2 reti nella partita vinta contro la Svizzera 3-0; complessivamente vanta 29 presenze e 7 reti in Nazionale, con cui ha partecipato ai già citati Mondiali cileni ed a quelli del 1966 in Inghilterra. Era il capitano degli azzurri nella celebre partita contro la Corea del Nord, persa 1-0, che eliminò gli italiani dai Mondiali, partita che peraltro Bulgarelli non terminò a causa di un infortunio subito nel primo tempo[2]. Ha fatto parte anche della rosa che vinse l'Europeo 1968, ma nelle gare della fase finale non fu impiegato (infatti la sua ultima presenza in azzurro risale al 1967).

    Nella stagione 1985-1986 fu direttore sportivo dell'Unione Sportiva Città di Palermo.[3]

    Negli anni novanta inizia a lavorare come commentatore televisivo per TMC, Mediaset, RAI e per la piattaforma televisiva Gioco Calcio nella stagione 2002-2003. È stato anche commentatore della serie di videogiochi FIFA (la sua telecronaca con Massimo Caputi di Fifa '98 fu la prima telecronaca in italiano di un videogame ed è ancora ricordata dagli appassionati). È stato, fino al 2009, "seconda voce" nelle partite di Serie A e Serie B trasmesse sul digitale terrestre di Mediaset Premium in pay-per-view ed assiduo ospite della trasmissione Il Pallone Nel 7 in onda su è-tv.

    Afflitto da tempo da una malattia e ricoverato nella clinica Villa Nigrisoli di Bologna, muore il 12 febbraio 2009.[4][5]

    da http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Bulgarelli




     
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