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    Sandrin - Testamento Spirituale  (1374 Click)
    Preghiera della Sera e del Mattino. Professor Sandro Piccione
    11/01/2010
    esedra
    Spirito
     

    PREGHIERA DELLA SERA

    L’orologio che ho al polso mi dice, silenzioso, che è già mezzanotte passata. L’orologio biologico, quello automatico e silenziosissimo che mi batte dentro, mi dice che ho sonno. E' tardi, la giornata è finita, è ora di andare a dormire. E meglio andarci presto, mi dice una voce che sa di saggezza: così domattina potrò affrontare meglio la giornata di domani.
    Ed ecco un’altra voce, che sa di rimprovero: e la preghiera della sera? Non posso andare a dormire senza pregare.
    E mi viene nostalgia di estate. Penso alla preghiera della sera con i ragazzi della Città sul Monte.
    Rivedo la nostra chiesetta di Crissolo, tutta illuminata, e tutte quelle teste chine sugli sgabellini, e mi pare di accarezzarle con lo sguardo, tutte quelle teste, come nelle nostre sere d’estate, in quei momenti speciali di silenzio profondo, mentre la luce rossa di una lampada ci dice che siamo uno in più. Come è bello, come è facile, pregare così, tutti insieme.
    Preghiera della sera, e conclusione di una giornata. Un momento per ripensare a tutto quello che abbiamo vissuto in una giornata piena. E riflettere sempre anche un po’ su tutta la vita che
    stiamo vivendo, vita di ieri, di oggi e di domani: luci e ombre, chiarezze e dubbi, rimpianti e speranze, desideri e propositi, esperienze e progetti. Insieme tra di noi, e davanti a Dio.
    Preghiera della sera, il momento giusto per guardarci dentro, ascoltare la voce della coscienza, sentirci peccatori, perché lo siamo tutti, e chiedere perdono a Dio, con fiducia.
    Preghiera della sera, il momento per dire a Dio quello che non gli diciamo mai abbastanza: grazie, Signore.
    Grazie per tutto quello che viviamo, giorno dopo giorno, perché tutto è un tuo dono. Grazie per i momenti belli, quando il cuore canta, e grazie anche per quelli difficili, che ci fanno crescere.
    Preghiera della sera, il momento per sentirci fratelli, tutti figli dello stesso padre buono, che possiamo chiamare tutti insieme “padre nostro”, tenendoci per mano e tornando un po’ bambini davanti a lui.
    Allora questa sera voglio pregare così, come in quelle sere d’estate. Tornare un po’ bambino davanti a Dio e dirgli “padre nostro”, anche se non c’è nessuno con cui tenermi per mano. E dirgli “grazie, di tutto”; e poi dirglielo ancora, sapendo che non sarà mai abbastanza. E chiedergli perdono di tutto quello che mi fa sentire in colpa per la giornata di oggi, e non solo per oggi. E ripensare e riflettere, davanti a lui, su come sta andando il cammino della mia vita.
    E “Padre nostro” alla fine lo voglio dir ad alta voce, così resisto meglio al sonno e mi sembra di pregare non da solo, ma in coro: con tutti i ragazzi della Città sul Monte e con tutta la chiesa.
    Poi potrò andare a dormire, per prepararmi ad affrontare al meglio la giornata di domani. Buona notte, ragazzi. Buona notte a tutti. Buona notte, Signore.
    Sandrin

    PREGHIERA DEL MATTINO

    Stamattina, mentre dormivo ancora, ho sognato di svegliarmi a Crissolo. Così mi sono sentito tutta la musichetta del mattino, e la cornacchia Cro-Cro e il dottor Zodiacus. Poi, quando è arrivata l’adunata, mi sono svegliato davvero. Mi sono alzato e sono andato alla finestra. Siamo a novembre, era ancora buio. Per un attimo il contrasto tra sogno e realtà mi ha sconcertato.
    Ma è stato solo un attimo. Da sveglio, mi sono rivisto la fine del sogno, ed era la preghiera del
    mattino, tutti davanti alla casa. E mi sono accorto che il sogno poteva essere realtà. Ho cominciato a
    pregare. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo.
    Signore, oggi è come a Crissolo. Sto per iniziare una nuova giornata. Dovrò fare la mia parte in
    questo mondo: ho un programma per oggi, che è una parte sempre importante del mio programma per tutta la vita. Certamente ci sarà un po’ di fatica, spero anche un po’ di allegria. E, come sempre, qualcosa che non mi aspetto. Che bello. Come a Crissolo, penso a tutto questo davanti a te, Signore. Perché da solo mi sentirei debole, mentre con te mi sento forte.
    Signore, oggi è come a Crissolo. Anche oggi tu hai qualcosa da dirmi, vero? Ti ascolto, sono
    collegato, aiutami a cercare e sentire la tua voce. Lo so, se faccio tutto di testa mia combino un sacco di stupidaggini. Di me mi fido poco. Che bello, invece, fidarsi di te, Signore.
    Signore, oggi, come a Crissolo, intorno a me c’è tanta gente. A Crissolo ci si vede in cento, mentre
    adesso non vedo ancora nessuno. Ma tra poco inizierò ad incontrare tante persone, e ogni incontro sarà importante. Che bello.
    Signore, anche oggi, come a Crissolo, non sto pregando da solo. Penso a tutti i cristiani che in
    questo momento stanno pregando come me e con me. Tra di noi non ci vediamo, ma stiamo guardando tutti verso di te. E tu ci vedi tutti. E ci guardi tutti con lo stesso amore. Che bello.
    Signore, anche oggi sono con i ragazzi e gli amici della Città sul Monte. Ma non solo cento, come
    a Crissolo. Tutti. Anche se ognuno sta cominciando la giornata in un luogo diverso. Chissà se lo sanno, chissà se ci hanno mai pensato, che ogni mattina possiamo pregare tutti insieme come a Crissolo, anche senza vederci, e cominciare tutti insieme la nostra giornata sotto lo
    sguardo di Dio. Che bello. Vorrei proprio che tutti ci pensassero. Che tutti noi della Città sul Monte, piccoli e grandi, ogni mattina ci sentissimo insieme. Ho trovato una cosa da fare oggi: scriverlo nell’articolo che devo fare per il nostro caro giornalino, così lo leggeranno tutti.
    Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen. Ho aperto la finestra. Ormai era arrivata tutta la luce del giorno. Siamo a novembre, ho visto un cielo grigio e anche un po’ di pioggia. Ma va benissimo anche così, mi sono detto subito. Sta per iniziare una nuova giornata.
    Grazie, Signore. Sandrin

     

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