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    I pugni in tasca  (1430 Click)
    Scena della veglia funebre. Diretto da Marco Bellocchio per la prima volta in pubblico nel 1965
    16/12/2008
    nanus_08
    Cultura
     

     

     

     

    I pugni in tasca è un film diretto da Marco Bellocchio e proiettato per la prima volta in pubblico il 31 ottobre 1965 (v.c. n. 45471 del 28-7-1965). Il film fu distribuito anche in Francia (Les poings dans les poches - Hyères, maggio 1966 - 85'), Germania Occidentale (Mit der Faust in der Tasche - 5-12-1969 - 108'), Gran Bretagna (Fists in the Pocket - 1966 - 113') e Usa (Fist in His Pocket - 1968 - 105').

    Si tratta di un film manifesto, per certi versi anticipatore della contestazione sessantottina.

     

    Trama

    La storia si compie in uno spazio chiuso, angosciante, dove vivono i componenti di una famiglia senza pace. I soggetti principali del film sono infatti cinque membri molto diversi di una stessa famiglia malsana e autodistruttrice. Tutti personaggi attaccati gli uni con gli altri, che soli non hanno ragione di esistere: la madre, cieca, ancorata ai ricordi; il fratello minore Leone, affetto da ritardo mentale ed epilessia: un ragazzo tenero, indifeso ed immensamente dolce ma inutile agli occhi degli altri familiari; Augusto, il fratello maggiore, l'unico "normale", cinico e mediocre, che aspira a una famiglia, al benessere economico, all' integrazione nella società ad ogni costo; Giulia l'unica sorella, molto curiosa nei confronti della vita (spia le prostitute), che vive un rapporto morboso che culminerà nell'incesto con l'ultimo fratello Alessandro, il protagonista, quello che avverte maggiormente il disagio della famiglia e cerca il modo per risolvere quest'ormai insostenibile situazione. Alessandro non sa uscire dalla propria autocontemplazione, dal suo estremo narcisismo e non sa crearsi nessun rapporto se non all'interno dalla famiglia; famiglia che lo ossessiona a tal punto da desiderarne la distruzione attraverso l'uccisione dei componenti.

    Produzione

    Il film venne realizzato in grande economia e circolò con una distribuzione indipendente. La famiglia Bellocchio contribuì alla realizzazione del film: il fratello di Marco Bellocchio, Tonino, finanziò l'opera con cinquanta milioni; l'interno della casa è quello della madre del regista[1].

    Le riprese in esterno furono girate a Bobbio.

    Cast

    Per il ruolo di Giulia Bellocchio aveva pensato a Susan Strasberg, per quella di Augusto a Maurice Ronet.

    Lou Castel, nel ruolo di Alessandro, è riuscito genialmente a modificare il suo personaggio, aggiungendovi una dolcezza imprevista che lo rende ancora più crudele e tagliente. Meravigliose le scene in cui si abbandona totalmente a sé stesso pensando di non essere visto (per esempio davanti alla madre cieca). Durante le riprese Castel aveva spesso reazioni esilaranti o violente, costringendo la troupe a interrompere le riprese o il regista a modificare una scena; Masé reagiva male alle provocazioni di Castel, giungendo anche a schiaffeggiarlo[2].

    Note

    1. ^ Sandro Bernardi, Marco Bellocchio, Il Castoro, 1978, pag. 28
    2. ^ Sandro Bernardi, id.

    da   http://it.wikipedia.org/wiki/I_pugni_in_tasca




     
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