È considerato uno dei maggiori artisti di genere burlesque
ed è ricordato per l'espressione stralunata e triste e soprattutto per la
mimica che aveva sullo
schermo.
Della sua attività di cineasta amava dire:
Nacque, primo di tre figli, in una famiglia di
attori di vaudeville. I genitori - Joseph e
Myra Keaton - collaborarono a lungo con Bessie e Harry
Houdini e fu proprio l'illusionista a
soprannominare "Buster" il vivace e precoce ragazzo, dopo che questi era
scivolato dalle scale senza farsi nulla. Si narra che sia stato portato in scena
ancora in fasce o che, a nove mesi, sia entrato casualmente in scena. Ma si
tratta, verosimilmente, di leggende mentre lo stesso Keaton fece risalire il suo
esordio al 1899 quando aveva tre anni
(intervista ai Cahiers du
cinéma, 1962).
Pur non essendo una compagnia tra le più famose, quella
dei Keaton non se la passava molto male anche se nel corso di una serata a
New York il loro spettacolo venne
interrotto e i Keaton furono condannati al pagamento di una multa di 300 dollari
e fu loro interdetta la recitazione a New
York fino al 1909 proprio perché l'impiego del
giovanissimo Buster venne considerato sfruttamento di minore. Dopo essersi
trasferita in Michigan, la famiglia Keaton partì
nel 1909 per una tournée in Inghilterra. Tornata in seguito
negli Stati Uniti la famiglia continuò a
mettere in scena i suoi spettacoli ed il crescente successo di pubblico e
critica che il giovane Buster ricevette lo convinse nel 1917 a recarsi, da solo, a
New York.
Qui conobbe Natalie Talmadge, che
sposò nel 1921, e da cui ebbe
due figli. Natalie, oltre ad essere sorella di due famose attrici dell'epoca
(Norma e Constance Talmadge),
era segretaria di produzione di un famosissimo comico di quel periodo: Roscoe "Fatty" Arbuckle.
Natalie presentò Keaton ad Arbuckle e questi gli offrì di
lavorare con lui nel cinema con un contratto di 40
dollari la settimana (all'epoca Charlie
Chaplin ne guadagnava 1250 la settimana e
Arbuckle addirittura 1000 al giorno). Keaton non ebbe esitazioni, e il suo primo
film fu Fatty
Macellaio, a cui seguirono altri 14 cortometraggi tra il 1918 e il 1919, tra questi si ricordano:
Chiaro di
luna, Il
fattorino, Fatty
alla festa, Il
cuoco e altri, i due diventarono presto amici.
Per questi film con Arbukle egli infatti rinunciò ad
un'importante parte che gli era stata offerta per una rivista a Broadway ed ebbe così inizio la
carriera di uno dei più grandi comici che abbiano calcato i set del
muto.
Nel 1919 Keaton interruppe per un po'
l'attività per il servizio militare per cui fu mandato in Francia, e quando riprese girò i
tre ultimi film con Arbucke, questi film erano comunque solo semplici slapstick
comedy in cui la trama è spesso inesistente, tutto il film si svolge all'interno di un
unico ambiente che fa da sfondo e crea l'occasione per una continua serie di
gag spesso slegate l'una dall'altra. Il valore artistico del film era
molto scadente e di certo non bastava per far vedere la bravura di
Keaton.