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    Soros alla Roma ?  (2134 Click)
    Petizione on line. Famiglia Sensi in riflessione. La trattativa avanza
    23/04/2008
    D_and_T
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    Da Wikipedia chi è Soros

    George Soros (Budapest12 agosto 1930) è un imprenditore, politico liberale, investitore, filantropo e filosofo statunitense.

    Attualmente è presidente del Soros Fund Management e dell'Open Society Institute ed è anche ex membro della Consiglio di amministrazione del Council on Foreign Relations. Il suo appoggio al movimento sindacale polacco Solidarnosc, e il supporto all'organizzazione cecoslovacca per la tutela dei diritti umani Carta 77 (manifesto del 6 gennaio 1977 per una liberalizzazione del regime), hanno contribuito alla fine del dominio dell'Unione Sovietica in questi Stati. Il suo finanziamento e organizzazione della Rivoluzione delle rose in Georgia è stato ritenuto cruciale ai fini del successo della stessa da osservatori sia Russi che Occidentali, nonostante Soros abbia dichiarato che il suo ruolo sia stato "largamente sopravvalutato". Negli USA è noto per avere elargito larghe somme di denaro agli avversari di George W. Bush nel corso delle ultime elezioni presidenziali. L'ex presidente della Federal Reserve Paul Volcker scriveva nell'introduzione de "L'alchimia della finanza", un libro pubblicato da Soros nel 2003: "George Soros ha lasciato un segno nella veste di speculatore dall'enorme successo, saggio abbastanza dal ritirarsi sostanzialmente quando ancora il gioco volgeva a suo favore. Il grosso delle sue enormi vincite sono oggi votate ad aiutare paesi emergenti o in via di transizione a rendersi delle "società aperte", aperte non solo nel senso della libertà di scambi commerciali, ma soprattutto tolleranti nei confronti delle nuove idee e dei diversi approcci di pensiero e comportamentali".

    È uno dei finanziatori di movimenti rivoluzionari in Ucraina, in Georgia e anche Bielorussia.

    Soros è il fondatore del Soros Fund Management. Nel 1970 fu uno dei co-fondatori del Quantum Fund insieme a Jim Rogers. Il fondo ebbe un rendimento del 3.365% nei successivi 10 anni (42,5% ogni anno per 10 anni), e creò la base della fortuna di Soros. Nel 2008 Soros e' in trattativa per acquistare l'As Roma.

    Speculazioni monetarie

    Nel Mercoledì Nero del 16 settembre 1992, Soros divenne improvvisamente famoso quando vendette allo scoperto più di 10 miliardi di dollari in sterline, approfittando della riluttanza da parte della Banca d'Inghilterra sia di aumentare i propri tassi di interesse a livelli confrontabili con quelli degli altri paesi (il Sistema Monetario Europeo) sia di lasciare il tasso di cambio della moneta fluttuante. Alla fine, la Banca d'Inghilterra fu costretta a far uscire la propria moneta dallo SME e a svalutare la sterlina, e Soros nel processo guadagnò una cifra stimata in 1,1 miliardi di dollari. Da quel momento fu conosciuto come "l'uomo che distrusse la Banca d'Inghilterra".

    The Times, lunedì 26 ottobre 1992, riportò il commento di Soros: "La nostra esposizione durante il Venerdì Nero doveva essere di quasi 10 miliardi di dollari. Noi avevamo previsto un guadagno maggiore. Infatti, quando Norman Lamont appena prima della svalutazione disse che avrebbe avuto bisogno di un prestito vicino ai 15 miliardi di dollari per difendere la sterlina, fummo contenti poiché era all'incirca la cifra che noi volevamo vendere".

    Nel 1997 durante la crisi finanziaria asiatica, l'allora primo ministro malese Mahatir bin Mohamad accusò Soros di volere il deprezzamento della moneta malese, il ringgit.

    Accusa di "Insider trading"

    Nel 1988 gli fu chiesto di partecipare ad un cambiamento di gestione di una banca francese. Rifiutò di partecipare all'offerta, ma più tardi acquistò una relativamente piccola parte di azioni della compagnia. Quattordici anni dopo, nel 2002, una corte francese lo condannò per insider trading e lo multò di 2 milioni di dollari. Soros negò qualsiasi addebito e disse che la notizia del cambiamento di gestione era pubblica. Dopo vari appelli è stato condannato dal tribunale francese nel giugno 2006 a pagare una penale di 2,3 milioni di dollari.

    Filantropia

    Soros ha iniziato la sua attività di filantropo sin dagli anni 70, offrendo fondi per aiutare gli studenti neri dell'Università di Cape Town nel Sudafrica dell'apartheid, e aiutando anche movimenti dissidenti all'interno della "cortina di ferro". I finanziamenti filantropici di Soros nell'Europa dell'Est per la maggior parte avvennero attraverso l'Open Society Institute (OSI) e la Soros Foundation, che in alcuni casi operava sotto altri nomi: ad esempio la Stefan Batory Foundation in Polonia. Fino al 2003 si stima abbia donato una cifra di 4 miliardi di dollari (vedi nota [2]). L'OSI afferma che abbia speso annualmente circa 400 milioni di dollari negli ultimi anni. I progetti più importanti hanno compreso aiuti a ricercatori e università del Centro e dell'Est Europa e aiuti ai civili durante l'assedio di Sarajevo. Soros ha anche effettuato una donazione di 420 milioni di euro alla Central European University (CEU)(Vedi nota [3]).

    Ha ricevuto dottorati di ricerca onorari dalla New School for Social Research (New York), dall'Università di Oxford nel 1980, dalla Budapest University of Economics, e dalla Yale University nel 1991. A Soros sono stati inoltre assegnati il premio Yale International Center for Finance Award dalla Yale School of Management nel 2000 e la laurea honoris causa, la più alta onorificenza dell'Università di Bologna nel 1995.

    Filosofia

    Soros ha un acuto interesse per la filosofia, e la sua visione filosofica è influenzata fortemente da Karl Popper, suo insegnante alla London School of Economics. Il suo Open Society Institute è stato così chiamato dopo il lavoro in due volumi di Popper: The Open Society and Its Enemies (La società aperta e i suoi nemici). Ciò che molti considerano le certezze di Soros nelle sue credenze politiche appaiono però ironicamente in conflitto con il razionalismo critico esposto da Popper.

    Egli ha reso popolari concetti quali "disequilibrio dinamico", "disequilibrio statico" e "condizioni vicine all'equilibrio". Anche i suoi scritti si concentrano in modo particolare sul concetto di "riflessività". Nonostante l'attività di investitore e speculatore monetario (la sua fortuna nel 2004 è stata valutata 7 miliardi di dollari), egli afferma che l'attuale sistema di speculazione finanziaria insidia un sano sviluppo economico in molti paesi sottosviluppati. Soros individua la fonte di molti dei problemi della contemporaneità in ciò che definisce come il fondamentalismo del mercato. Il suo porsi in maniera critica nei confronti di molti aspetti della globalizzazione lo hanno reso una figura controversa. Per Victor Niederhoffer : "Soprattutto, George credeva anche allora in una economia mista, in cui operasse una forte autorità centrale internazionale il cui compito fosse di correggere le distorsioni causate da un eccessivo individualismo".

    Soros traccia una distinzione tra l'essere un operatore nel mercato e il lavorare per cambiare le regole che gli operatori devono seguire. Sembra non avere problemi nel continuare ad adoperarsi per perseguire il suo proprio interesse economico, affiancando a questo un'attività di lobbying tesa ad una drastica revisione del sistema finanziario globale. In risposta alle accuse di essere personalmente responsabile di molteplici disastri finanziari, tra cui quelli di Regno Unito, Europa dell'Est e Tailandia, ha dichiarato: "Nella veste di operatore di mercato non mi si richiede di preoccuparmi delle conseguenze delle mie operazioni finanziarie."

    Opposizione all'Unione sovietica

    Neil Clark scriveva (nel New Statesman): "l'opinione convenzionale, condivisa da molti a sinistra, è che il socialismo sia collassato nell'Europa orientale per via delle sue fragilità di sistema e per il fallimento da parte delle elite politiche nel costruire un supporto popolare. Ciò in parte può essere preso per vero, ma il ruolo di Soros è stato fondamentale. A partire dal 1979, egli ha distribuito 3 milioni di dollari l'anno a movimenti di dissidenti tra i quali il movimento Solidarność in Polonia, Carta 77 in Cecoslovacchia e Andrei Sakharov nell'Unione Sovietica. Nel 1984, egli ha fondato il suo primo Open Society Institute in Ungheria e fatto affluire milioni di dollari per il finanziamento di movimenti di opposizione e media indipendenti".

    Fin dalla caduta dell'Unione sovietica, il finanziamento da parte di Soros di cause progressiste e anti-imperialiste ha continuato ad avere un ruolo importante nei paesi dell'ex blocco sovietico. Il suo finanziamento e organizzazione della Rivoluzione rosa in Georgia è stato ritenuto cruciale ai fini del successo della stessa da osservatori sia Russi che Occidentali, nonostante Soros abbia dichiarato che il suo ruolo sia stato "largamente sopravvalutato".

    Soros contro Bush

    Soros non ha contribuito con donazioni rilevanti in materia di cause politiche statunitensi fino alle elezioni presidenziali del 2004. In un'intervista rilasciata al The Washington Post l'11 novembre, 2003, Soros dichiarava che la rimozione di George W. Bush dal suo incarico era "l'obiettivo principale della sua vita" ed una "questione di vita o di morte" per la quale avrebbe volentieri sacrificato la sua intera fortuna. Soros ha donato 3 milioni di dollari al Center for American Progress, 5 milioni di dollari a MoveOn.org, mentre come il suo amico Peter Lewis ha donato 10 milioni di dollari all'America Coming Together, (tutti questi citati erano gruppi di supporto ai democratici durante le elezioni presidenziali del 2004). Il 28 settembre 2004, stanziati altri fondi per la campagna, annunciava l'avvio ad un proprio tour nazionale con un discorso: "Why We Must Not Re-elect President Bush" (“Perché non dobbiamo rieleggere Bush”. Vedi collegamento [4]) pronunciato presso il National Press Club di Washington, DC. Secondo il Center for Responsive Politics, nel corso della tornata elettorale 2003-2004, Soros ha donato 23.581.000 dollari a circa 527 gruppi che si battevano contro la rielezione del Presidente George Bush. Nonostante gli sforzi di Soros, Bush fu rieletto ad un secondo mandato da presidente il 2 novembre 2004.

    Soros è stato oggetto di critiche per via delle sue cospicue donazioni, dal momento che nel 2002 si era schierato tra i sostenitori del Bipartisan Campaign Reform Act, legge mirata a vietare i contributi di "soft money" nel corso delle campagne elettorali nazionali. Soros si è difeso affermando che le sue donazioni essendo a favore di organizzazioni indipendenti non sollevavano gli stessi interrogativi di corruzione delle donazioni effettuate direttamente a favore dei candidati o dei partiti.

    Curiosamente la Harken Energy, una società in parte di proprietà di Soros, aveva concluso un affare con George W. Bush nel 1986, rilevando la compagnia petrolifera di quest'ultimo, la Spectrum 7.

    Il suo libro più recente, The Bubble of American Supremacy, è stato pubblicato nel gennaio 2004 (vedi intervista al The Washington Post




     
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