Torino

Torino, niente finanziamenti: Folk club rischia la chiusura

Lo storico locale di via Perrone in difficoltà per problemi di liquidità a cusa dei ritardi nei pagamenti da parte dell’ente pubblico

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Problemi di liquidità, ritardi nei pagamenti da parte dell’ente pubblico. L’ultima vittima della piaga che sta decimando fondazioni e associazioni culturali è il Folk Club. La “cave” di via Perrone, tempio della musica etnica fondato nell’88 da Franco Lucà, vive una congiuntura difficile che ha portato alle dimissioni un membro del suo direttivo, Davide Valfrè. La situazione è quella comune ad altre realtà analoghe: il Folk Club beneficia di un contributo della Regione, passato dal 2014 al 2015 da 28mila a 32mila euro, ma ad oggi non ha ancora incassato il saldo del 2014. Su un bilancio di circa 150mia euro annui, il credito, pari a un terzo, rende insostenibile la programmazione dell’attività. La crisi non è nuova, ed è incominciata con la chiusura della Maison Musique di Rivoli, due anni fa, e dell’archivio del Centro Regionale Etnografico Linguistico (Crel), entrambi legati al Folk Club e al Centro Cultura Popolare fondati da Lucà. Oltre a gestire Maison Musique, il Crel ospitava l’archivio di etnomusicologia, uno dei più importanti d’Italia, con gli archivi di Emilio Jona, Liberovici, Staniero, Cantacronache. La memoria storica del folk italiano. Attività interrotta (in seguito alla contrazione dei finanziamenti), e archivisti licenziati. Ora per l’archivio, che giace in scatoloni abbandonati tra la Maison Musiche chiusa e il Folk Club, si apre un nuovo orizzonte: tutto il patrimonio dovrebbe confluire al Polo del 900, in virtù di un accordo stipulato con la Regione e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. “Si salva un patrimonio inestimabile che vale nel momento in cui è accessibile”, commentano al Folk Club. Sul fronte dei finanziamenti buone notizie arrivano dal Comune che sarebbe disposto, dal 2017, a sostenere il Folk Club (che in passato non ha beneficiato di contributi da parte di Palazzo Civico) attraverso nuovi bandi che assegneranno risorse sulla base della qualità. Una virtù che all’attività musicale portata avanti dagli eredi di Franco Lucà certo non fa difetto.

Intanto il 29 dicembre all'Hiroshima Mon Amour è stato convocato un concerto-mobilitazione per sostenere la causa del Folk Club: partecipano (per cora) Mau Mau, Bandakadabra, Mimmo Locasciulli, Carlo Pestelli, Blu L'azard , L'Orage, Trouveur Valdotèn, Piero Sidoti.