I quatto calciatori decapitati dall'Isis

I quatto calciatori decapitati dall'Isis

L'Isis colpisce ancora, e stavolta lo fa centrando in pieno cuore il mondo del calcio. Quattro famosi calciatori siriani, militanti nella popolare squadra dell'Al Shabab, sono stati infatti decapitati dalle milizie dello Stato islamico a Raqqa (Siria), in pieno giorno. L'accusa è quella di giocare a calcio, una attività ritenuta contro l'Islam.
brutale esecuzione — Osama Abu Kuwait, Ihsan Al Shuwaikh, Nehad Al Hussen e Ahmed Ahawakh: questi i nomi dei calciatori brutalmente uccisi in pieno giorno, in una piazza della città davanti a centinaia di persone, bambini inclusi. Lo riferisce il quotidiano britannico Mirror, aggiungendo che è stata messa a morte anche una quinta persona di cui non si conosce l'identità. Secondo l'Isis ci sarebbe in realtà un altro motivo dietro a questa esecuzione: i quattro uomini avrebbero segretamente collaborato con un gruppo di ribelli curdi, nemici delle milizie sciite. Erano considerati delle spie, e per questo sono stati giustiziati. Quello appena descritto non è il primo attacco dell'Isis al mondo del calcio: il 14 maggio scorso a Balad, in Iraq, un attentato terroristico al caffè dei fan del Real Madrid è costato la vita a 16 persone.