Torino

Apre in Val Susa il primo "bivacco granata": i tifosi del Toro mangiano gratis

"Parlare della nostra fede calcistica fa bene al cuore", spiega il generoso gestore. E ha un sogno: "Che venga a trovarmi anche Cairo. Offro io"

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E' nato sul cucuzzolo di Molette, Val di Susa, il primo "Bivacco granata". Lassù, a 1218 metri sopra Condove, vivono tutto l'anno soltanto in due, Oscar Bertrand e la moglie Alda Marani. La coppia, adesso, spalanca le porte di casa ai viandanti; a patto, però, che siano tifosi del Toro. "Se uno vien su all'ora di pranzo, quel che c'è da mangiare lo si divide". Un piatto di pasta o di polenta, un bicchiere di Barbera, e poi il Toro, "perché parlare della fede granata fa bene al cuore". Tutto gratis, chiarisce Bertrand, basta chiamare il numero 345.1073009: "Il nostro è un posto unico al mondo, non esiste un'iniziativa del genere neppure per il Real Madrid o l'Arsenal". Bertrand, 53 anni, è un sognatore che nei mesi scorsi ha promosso un progetto per una seggiovia che colleghi la valle con Frassinere. Meglio parlare di Toro, una fede che unisce sotto un'unica bandiera tanti "fratelli" che non si conoscono: "Vero, e se poi chi viene a trovarci è stanco c'è anche il posto per dormire, ho comprato apposta un divano all'Ikea. Ma prima magari ci facciamo una cantata: io suono, da giovane lo facevo sulle navi da crociera". Da lassù, dal bivacco, lo spettacolo mozza il fiato, dalla Sacra di San Michele a Superga. E qui l'emozione va a braccetto con i ricordi: "Mio nonno Giuseppe guardava in tv solo il Toro, Coppi e la boxe. E mio papà Carlo ha fondato il Toro Club Valsusa. Qual è il mio sogno? Che venga su Cairo; offro io...".