Entro due anni il San Luigi di Orbassano sarà circondato da un healing garden, un giardino che cura, dove pazienti, parenti, operatori e studenti potranno trascorrere momenti di relax terapeutico. Giardini sensoriali, ortoterapia, cromoterapia e persino una stanza in bamboo dove meditare. A finanziare il progetto è Ability Amo, una nuova Onlus pensata appositamente per la creazione di spazi riabilitati outdoor, che ha stipulato una convenzione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino per lo svolgimento di programmi di didattica, ricerca e attività collegate.

Spiga per la mente

E’ stato attivato un corso di laurea magistrale interateneo in Progettazione delle aree verdi e del paesaggio, con lezioni all’Università di Milano, all’Università di Genova e al Politecnico di Torino, e dalla collaborazione con il Dipartimento di Riabilitazione della Disabilità del San Luigi è nato un workshop, a cui ha partecipato venti studenti, volto a realizzare un progetto per la valorizzazione degli spazi verdi esterni dell’ospedale. Ne sono stati presentati 12, e ieri la giuria presieduta dal dottor Salvatore Petrozzino ha scelto la spiga di grano «Grow your health – Fai crescere la tua salute» dei laureandi Erika Mazza, Roberto Riga, Lorenza Di Marco e Roberto Bonutto che si propone di accompagnare e aiutare i pazienti nel processo di guarigione attraverso cinque aree dedicate allo spirito, all’incontro, al riposo, alla memoria e al corpo. Sono stati premiati con 500 euro e ora verranno direttamente coinvolti nella realizzazione del giardino terapeutico.

Palestra a cielo aperto

«Per realizzarlo doneremo 200 mila euro, per cui abbiamo già iniziato una raccolta fondi e siamo alla ricerca d’investitori», afferma la dottoressa Federica Gamna, direttore del Dipartimento di riabilitazione del San Luigi nonché presidente di Ability Amo. «Intorno all’hospice è già stato realizzato un giardino labirinto, ora con questo progetto prevediamo di intervenire su un ettaro del parco. Come associazione ci occuperemo dei fondi per la realizzazione, mentre l’azienda ospedaliera contribuirà con la manutenzione ordinaria. Il mio sogno è di realizzare nel parco del San Luigi anche una palestra trasparente, dove poter far fare riabilitazione ai nostri pazienti in un ambiente unico e salutare», conclude.

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