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Il Sistema Informativo Sociale come strumento d’azione. Corso di formazione per dirigenti e funzionari degli enti territoriali.

Proposta formativa-consulenziale.
Durata: 5 giornate intere


Affinché un Sistema informativo sociale maturo e funzionante costituisca una vera e propria risorsa programmatoria è necessario che oltre a ovvi requisiti di organicità, sistematicità, tempestività, attendibilità, esaustività, sia caratterizzato da un opportuno grado di internalizzazione, nella struttura istituzionale di riferimento e nelle sue articolazioni, delle funzioni fondamentali di gestione dei flussi informativi, tra le quali rientrano anche i processi di autoproduzione di dati, ad esempio sull’offerta di servizi, realizzati sfruttando i già collaudati canali di comunicazione amministrativa.

È questa un’opzione imprescindibile richiamata dalla stessa L. 328/2000 e anche nella prassi adottata in tutte le esperienze di progettazione e realizzazione di Sistemi informativi sociali regionali. L’articolazione territoriale dei Sistemi informativi sociali regionali che conseguentemente ne deriva, sia essa mediata o meno nell’architettura complessivamente definita dal coordinamento intermedio e dal supporto delle Province, assurge giocoforza gli Ambiti territoriali di Zona al ruolo di attori fondamentali del Sistema informativo stesso, quand’anche, se si pensa alle attività di pianificazione sociale che a questi ultimi competono, a quello di utenti principali del sistema informativo.

Affinché un Sistema informativo sociale regionale sia realmente funzionante ed efficiente nella produzione di informazioni e conoscenza di effettivo supporto al policy making, è dunque necessario prima di tutto che le funzioni fondamentali dei suoi attori siano guidate da finalità condivise. E a maggior ragione, cosa che sembra scontata ma non è, la sensibilizzazione di tutti gli attori alla crucialità di uno strumento programmatorio così importante, quale appunto il Sistema informativo sociale, è una leva fondamentale per la motivazione personale di ciascun attore al miglior espletamento delle funzioni che gli competono.

Al di là dell’adeguata conoscenza di strumenti, procedure e metodologie da utilizzarsi, risulta dunque di estrema importanza che tutti gli attori convergano sulla stessa definizione di Sistema informativo sociale (nel seguito SIS), su ciò che il sistema deve essere (e su ciò che non deve essere). Altrettanto fondamentale è poi che le competenze di tutti gli attori territoriali nella gestione delle funzioni connesse al Sistema informativo sociale siano allineate su uno stesso standard minimo di adeguatezza, proprio perché il Sistema informativo, in quanto sistema, è composto da una pluralità di elementi, tra cui le risorse umane stesse e il loro back ground di competenze, fortemente interconnesse e interdipendenti.
Alla luce di queste considerazioni, si propone alla Regione Friuli-Venezia Giulia di impostare la progettazione di un percorso formativo rivolto a tutti gli attori del Sistema informativo sociale regionale, in particolare a quelli territoriali, mirato all’acquisizione di un know how condiviso a garanzia dell’efficacia del Sistema informativo stesso.


OBIETTIVI FORMATIVI E DESTINATARI:
Il percorso formativo, così come proposto in questa sede, estremamente modulabile, si presta a coprire una vasta gamma di esigenze conoscitive di base sul tema dei Sistemi informativi sociali. In linea di massima esso è infatti finalizzato al perseguimento di due obiettivi sostanziali:
1. allineare le competenze degli organi territoriali preposti all’implementazione del Sistema informativo sociale per una sua corretta applicazione,
2. offrire occasioni di approfondimento sui temi di intersezione del Sistema informativo con altri aspetti organizzativi e amministrativi di primaria importanza nell’attuale processo di ridefinizione del welfare.

Di seguito si riportano, a titolo meramente indicativo, alcune singole macro-tamatiche articolabili in seminari formativi, ciascuno di una giornata o più giornate qualora si reputino opportuni dei moduli ulteriori di approfondimento:

1. Allineamento delle conoscenze e convergenza delle competenze.
Per lo start-up dell’attività d’aula, si pensa di procedere, dopo una breve introduzione, alla presentazione del corso e alla verifica della base conoscitiva attualmente condivisa sul tema dei Sistemi informativi sociali. Successivamente si potrà così entrare meglio nel cuore della tematica, focalizzandosi sugli elementi definitori e i tratti distintivi del Sistema informativo sociale, le indicazioni normative e l’esperienza italiana, il passaggio dai dati alle informazioni, il supporto del Sistema Informativo Sociale alla programmazione delle politiche sociali, gli aspetti relativi alla modellistica del Sistema, ovvero all’articolazione del Sistema Informativo Sociale ed i suoi link.
 
2. L’architettura del SIS: dall’analisi dei bisogni al processo decisionale.
Un secondo modulo più specifico potrà essere dedicato all’architettura generale di un Sistema informativo sociale, con particolare riferimento al raccordo tra informazione e decisione, alle pluralità di tipologie di fonti/unità di rilevazione cui attingere dati, ai raccordi strategici connessi ai debiti e crediti informativi, alla logica di costruzione di un flusso informativo, in termini soprattutto di strumenti e procedure di rilevazione.
Si potrà così prevedere anche un momento di esercitazione, consistente nell’analisi del percorso e delle problematicità connesse all’implementazione di un flusso informativo.

3. SIS e analisi del sistema d’offerta: un paniere di indicatori per il monitoraggio dei servizi.
L’approccio formativo che verrà seguito in questa fase, si strutturerà in una prima parte di apprendimento degli strumenti teorici di base che fondano la scienza statistica e che più da vicino si inseriscono all’interno del bagaglio cognitivo minimo necessario per la lettura e per la comprensione dei flussi informativi di sistema.
Nella seconda parte si entrerà più incisivamente sulla tematica degli indicatori, per una loro corretta definizione e interpretazione: si concentrerà l’attenzione su cos’è un indicatore, come si costruisce, quali caratteristiche deve possedere, oltre che sulle tipologie di indicatori che si possono definire per l’analisi dell’offerta delle reti di servizi socioassistenziali/sociosanitari (indicatori di processo, indicatori di input, indicatori di output, indicatori di outcome). Anche in questo caso si potrà prevedere un’esercitazione in aula, mirata all’analisi di un paniere di indicatori e delle loro potenzialità euristiche.

4. SIS e analisi del sistema d’offerta: la valutazione di aspetti della qualità dei servizi.
L’approfondimento sul versante dell’analisi dell’offerta potrà essere completato da un modulo sulla qualità nelle reti di servizi, con un focus su aspetti quali la definizione di qualità nella logica di un SIS e il contributo dell’analisi organizzativa dei servizi all’interno di un SIS. Si potrà inoltre effettuale un’analisi comparativa in plenaria delle tecniche di rilevazione per la valutazione organizzativa dei servizi, nonché un affondo sulle tecniche di Customer & Job Satisfaction.

5. Output del SIS e possibili utilizzi.
Infine potrà risultare particolarmente utile una presentazione dei possibili prodotti informativi stabilizzati che un Sistema informativo sociale può generare, quali ad esempio Relazione sociali, Bilanci sociali o altri prodotti per la comunicazione pubblica e la formazione continua, nonché Report specialistici per il “fine tuning” valutativo e decisionale. Potrà così essere meglio apprezzato e sottolineato il supporto alla programmazione e alla pianificazione sociale.

In tale sede, a completamento del percorso, si potrà procedere alla conclusione dei lavori e alla somministrazione di un questionario di valutazione del corso, i cui risultati verranno restituiti alla Committenza in un dettagliato report di valutazione.

Il percorso può essere articolato in seminari formativi su specifiche tematiche, replicabili in modo identico e in parallelo su più edizioni articolate anche territorialmente. I seminari saranno condotti con lezioni frontali di sistematizzazione teorica, laboratori di analisi di materiali esemplificativi da altri contesti territoriali, esercitazioni conclusive di applicazione al proprio contesto.

Oltre all’esposizione delle analisi più recenti presenti in letteratura intorno ai singoli argomenti, si potrà proporre in aula una riflessione in plenaria sulle implicazioni connesse all’applicazione al proprio contesto di riferimento dei metodi e delle tecniche presentati.

Le giornate di formazione possono svolgersi a cadenza settimanale o quindicinale, anche con la formula 2+2+1. Si prevederanno in ogni giornata momenti di discussione e di lavoro in gruppi.

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