PECHINO, 13 agosto 2008 - Tre numeri: 798. E una montagna di gallerie d’arte, caffè, ex officine diroccate, una piazza che sbuca all’improvviso: «Original Square». Fino a pochi mesi fa, il governo non gradiva per niente questa creatività molto poco omologata, poi in qualche modo ha cercato di farla sua. C’è riuscito solo in parte, però. E così, eccoci in questo sorprendente quartiere (il nome ufficiale è distretto dell'arte di Dashanzi) a incontrare immagini di corpi nudi in mezzo ai lavori olimpici. Oppure un pugno chiuso che schiaccia un carro armato e si prende la rivincita sulla storia e sui giorni della repressione in Piazza Tienanmen.

TENNIS E ARTE - Fino al blocco D8, dove compaiono Federer e Nadal. Ci sono anche loro grazie agli studenti che hanno scolpito e dipinto la loro gestualità tennistica, imparata a memoria in tv. Il rovescio dello svizzero e la felicità selvaggia dello spagnolo, ma anche Tiger Woods e fuori, prima di entrare nel cuore della zona, il murales con l’inevitabile e gigantesco Yao Ming. Una visita potrebbe durare giorni interi. E chissà che magari un giorno non capitino pure loro due, Roger e Rafa, a vedere quanto si riconoscono nel pennello e nelle mani degli studenti pechinesi.