Technogym

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Technogym
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Borse valoriBorsa Italiana: TGYM
Fondazione1983 a Gambettola
Fondata daNerio Alessandri
Sede principaleCesena
Settorefitness /wellness
Fatturato721 milioni di [1] (2022)
Utile netto66 milioni di [1] (2022)
Dipendenti2089 (2021)
Slogan«The Wellness Company»
NoteCompasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2016
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2018
Sito webwww.technogym.com/

Technogym è un'azienda italiana leader mondiale nella produzione di attrezzi per lo sport e il tempo libero con sede a Cesena. Fu fondata nel 1983 da Nerio Alessandri.

La società è quotata alla Borsa di Milano dal 3 maggio 2016 e fa parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap dell'MTA.

Conta circa 55 000 installazioni nel mondo, in 35 000 centri benessere e 20 000 abitazioni private. L'azienda impiega 2000 collaboratori in 14 filiali in Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, Australia e Sud America ed esporta il 90% del fatturato in 100 paesi[2]. Technogym è stato fornitore esclusivo e ufficiale per i centri di allenamento degli atleti nelle ultime 8 edizioni dei Giochi Olimpici: dai Giochi Olimpici di Sydney alle Olimpiadi di Tokyo 2020[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'imprenditore Nerio Alessandri nei primi anni ottanta comincia a costruire il prototipo di una macchina per fare esercizi nel garage della sua casa di Cesena. Utilizzando una cabina telefonica pubblica perché in casa non aveva il telefono, facendosi aiutare da cinque cassintegrati della zona, ottenendo pagamenti anticipati dai primi clienti e dilazioni dai fornitori.[4] Lascia il posto di progettista presso un'azienda di Cesena di macchine automatiche per il confezionamento della frutta, prende quindi in affitto un capannone a Gambettola e nel 1985 Technogym lancia la sua prima linea di prodotti. Nel 1990 tra i prodotti compare una linea per l'allenamento cardiovascolare. Nel 2000 lancia la linea Selection e nel 2002 Excite, linea per l'allenamento cardiovascolare. Technogym ha installato centri benessere in tutto il mondo, ha 1900 dipendenti in 14 filiali in Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, Australia e Sud America e il 90% del suo fatturato (nel 2016 ha toccato i 555 milioni di euro con un aumento dell'8,5%) è esportato in oltre 100 paesi. La crescita maggiore nell'Asia Pacific (+18%) e nel Nord America (+16%) grazie ad accordi nel settore dell'ospitalità di lusso e con una catena di fitness club statunitensi.

Nel 1992 Technogym definisce il proprio concetto di benessere come "uno stile di vita basato sulla regolare attività fisica, dieta equilibrata e un atteggiamento positivo", aggiungendo al logo aziendale lo slogan "The Wellness Company". Il concetto di wellness si propone come alternativa al concetto americano di fitness.

Nel 2003 acquisisce il 31,77% di Also (Enervit), società comasca leader nell'integrazione alimentare sportiva.[5] Nel 2006 entra con il 40% in Starpool, azienda trentina specializzata in saune e centri benessere.[6]

Il 29 settembre 2012 è ufficialmente inaugurato a Cesena il Technogym Village la nuova sede, con la presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i ministri Corrado Passera, Piero Gnudi e Renato Balduzzi, l'ex-Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton[7]. La nuova sede è stata disegnata dall'architetto A. Citterio.

Nell'aprile 2016 Technogym acquisisce il 50,01% della società danese Exerp, specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di software gestionali per i fitness clubs. Nello stesso anno apre a Milano, con un progetto curato da Pierluigi Alessandri, il fratello, e disegnato da Antonio Citterio, lo stesso architetto del Technogym Village, il primo flagship store. I brevetti registrati dall'azienda sono 307.[8]

Nel consiglio d'amministrazione tre componenti della famiglia Alessandri: Nerio (presidente e amministratore delegato), il fratello Pierluigi (vicepresidente, si occupa di infrastrutture e logistica), la figlia di Nerio, Erica (laurea in business management conseguita nel luglio 2012 all'università Queen Mary di Londra). Quest'ultima è stata indicata dalla rivista Forbes, che le ha dedicato la copertina, tra i 100 migliori talenti globali under 30 nel mondo.[9]

Nell'aprile 2017 apre un flag ship store a Milano.[10]

Dopo aver venduto nell'aprile 2019 il 6,96% del capitale, nel febbraio 2020 la Wellness Holding di Alessandri cede con un collocamento accelerato quasi il 5% di Technogym incassando 114 milioni. Wellness scende così al 39,8% del capitale del colosso romagnolo, pari al 56,9% dei diritti di voto.[11]

Dati economici[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 ha registrato ricavi per 555 milioni di , un utile netto di 49,1 milioni e margine operativo di 68,4 milioni.[12]

Nel 2017 i ricavi hanno superato i 598 milioni (+7,7%), l'utile netto ha toccato i 61,3 milioni (+42%), il margine operativo è stato di 91,4 milioni (+33,75%).[13]

Nel 2018 i ricavi hanno superato i 634 milioni (+8%), l'utile netto ha toccato i 93 milioni (+52%), il margine operativo è a quota 134,4 milioni (+12,2%).[14][15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b https://corporate.technogym.com/it/comunicato-risultati-finanziari-2022
  2. ^ Technogym: ricavi +21% e a fine anno 350 mln di fatturato (MF), su italiaoggi.it. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2014).
  3. ^ Technogym: partnership sportive, su technogym.com.
  4. ^ Alberto Mazzuca, I numeri uno del made in Italy, Milano, Baldini Castoldi Dalai Editore, 2005, p. 14.
  5. ^ Pambianconews, 3 aprile 2003.
  6. ^ AdnKronos, 10 maggio 2006.
  7. ^ Teodoro Chiarelli, Presidenti e olimpionici nella Valle del Benessere, in La Stampa, 30 settembre 2012, p. 17.
  8. ^ Daniela Polizzi, Il Corriere della Sera Economia, 3 aprile 2017.
  9. ^ Forbes di marzo è in edicola con i migliori talenti under 30
  10. ^ Technogym apre a Milano un flag ship store rivoluzionario, su vanityfair.it, 4 aprile 2017. URL consultato il 30 aprile 2018.
  11. ^ Technogym, Wellness Holding colloca il 4,98% di azioni, su soldionline.it, 6 febbraio 2020. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  12. ^ Technogym in crescita, fatturato a 555 milioni, su corporate.technogym.com. URL consultato il 29 novembre 2017.
  13. ^ I dati finanziari consolidati del 2017 (PDF), su corporate.technogym.com. URL consultato il 30 aprile 2018.
  14. ^ Risultati finanziari Technogym 2018 (PDF), su corporate.technogym.com.
  15. ^ Technogym, utile in aumento del 50% e dividendo raddoppiato, su repubblica.it, 27 marzo 2019. URL consultato il 6 febbraio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Mazzuca, Nerio Alessandri in I numeri uno del made in Italy, Milano, Baldini Castoldi Dalai Editore, 2005. ISBN 88-8490-796-9
  • Nerio Alessandri, Nati per muoverci. Storia di Technogym da un garage alle wellness economy, Milano, Baldini Castoldi, 2014. ISBN 978-88-6852-683-2

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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