Quanta luce.. senza fari

Eroici... sotto zero, nella nebbia, tra sputate e fantastiche giocate

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Quanta luce.. senza fari
Eroici... sotto zero, nella nebbia, tra sputate e fantastiche giocate

Ho vissuto un sabato di calcio in cui i piccoli eventi quotidiani si sono sovrapposti con un ritmo e una incisività che mi ricorda molto gli anni dei giri per campi dietro l'83. Mando a rabbit la mia mail perche mi avverta di qualche partita in quanto vorrei andare a vederlo giocare dal vivo. Maurizio e Rai vengono a prendere l'abbonamento e vedranno una vittoria della loro inter all'olimpico in mezzo a tifosi granata vecchio stile. Gli spiego il tipo di vicini che avranno nei distinti. Rinnovo l'invito a rai per il giovedi e gli do il bigliettino; non sta più andando al cenisia. E' troppo lontano. Ci andava in pulman. Ritorno con la mente veloce a due anni fa quando miky sperava di giocare, alle prime partite dell'Inter viste insieme,  e gli racconto dei 5 goal nelle ultime 5 partite. Scendiamo da casa insieme. Devo portare a mio cognato, riprendendo una vecchia amichevole... rivalità ,  un libro che forse gli sarà utile.  Mentre imbocco le strade della collina una bella foratura. I tempi sono contati perche alle 17 inizia il Torneo degli Amici. Lillo ha dato la disponibilità per il torneo e lo chiamo. In mezzora arriverà a darmi una mano. Intanto entro da mio cognato che mi spiega il progetto di un'agenda che  avrà la storia juventina come filo conduttore . E' un bellissimo progetto e probabilmente si realizzerà.  La rivista monografica che gli porto raccoglie molti scritti di autori vari che hanno il calcio come soggetto. Parliamo di Carmelo Iannarilli , di Moschino e di Reja. Inizia la partita su sky : parliamo di kovak e segnerà l'autogoal della prima sconfitta stagionale ( e annuale..) ; dico che non li vedo bene e che la prima partita dopo la sosta riserva sempre sorprese. Con la solita piacevole competenza rintuzza la sfiga granata avanzante. Prima che mi arrivi l'imbarazzo (perche in effetti la juve gioca male) scatta l'ora della partenza. In dieci minuti con lillo cambiamo la ruota; in cinque minuti ,tornati al bar dellla gran madre di tanti fortunati ritrovi, conosciamo la barista; in quindici attraversiamo tutto il centro nel pieno del sabato pomeriggio. Massimo guida alla grande e mi dà una grande soddisfazione vederlo rapido e sveglio. Il Torneo è un 'incognita per la formula (girone all'italiana in una sola giornata), per la presenza della squadra dei piccoli contro i grandi, per la stagione proibitiva e il freddo siderale che sta montando insieme a una nebbia fitta fitta. Ci sono i momenti dei libri patinati e quelli della dura realtà , delle difficili cose. Il Torneino non dovrebbe sembrare una cosa difficile invece i segnali veri si colgono in momenti come questi e l'esperienza dice al vecchio nano che il capitano oggi è utile. Il cappellino col pon pon rosso, quello di quei giri dietro l'83, spunta sulla sua testa quando entra nel cortile dell'oratorio. Ai nostri fa molto piacere vederlo. Andrea ha segnato il primo goal nell'amichevole dopo il cambio di allenatore. Conosco il suo compagno di squadra che gioca da 8 anni nel carrara e che andrà col padre a vedere la partita. Sono entrambi del toro. Il suo posto non dovrebbe essere molto distante dai nostri. Buffo. Arriva ruggero che nasconde una fascia potente. I nostri chiusi nello spogliatoio ascoltano la musica. Paolo79 perfetto nell'organizzazione arriva carico come un mulo dei premi e dei palloni. Luis e presente e dà una mano. A due minuti dall'inizio solo peppino, fratello di totò e improbabile calciatore ma  tifoso nostro, è l'unico della squadra dei piccoli. Sono a fumare nel portone del garage e blocco paolo79 che voleva andare a chiamarli. Spuntano rumorosi, allegri e non troppo spaventati. Le giocose provocazioni di lunedi scorso lasciano il posto al campo. Si cambiano velocissimi e sono  pronti. Ho addosso cellullari vari mentre la tribuna si riempie. Consegno i bigliettini e il clima è da allenamento nostro. Con poche parole. Uno dei piccoli mi chiama.. ehi tipo out . Tengono bene il campo anche se beppe ( e lo farà anche nella partita successiva) impiega pochissimo per segnare il primo goal. Miky ha una tuta elegante , totò è molto + sveglio del solito, ci sono anche vi e ale. Giuse  è in centro. Gio fà le fotografie con una graziosissima tipa sulle ginocchia. Paolo arbitra e lillo tiene il conto dei goal. Alla fine i piccoli avrebbero meritato di + e paolo90, da portiere, sarà the best della partita. Da tifoso accolgo l'arrivo di andrea mentre vedo schierati gli ottovonbischer con la maglia del toro (quella col vecchio sponsor fa notare peppino). Sono studenti universitari ma grossi e tosti. C'è anche gianpiero e subito non lo riconosco. Lillo mi fa notare il nostro guardalinee in tribuna. Quando prenderà una piccola storta riusciremo a scambiare due parole. Che strano che ci siamo conosciuti così poco in questi anni. Non ostante l'anno tremendo passato ha dato 5 esami a mate con analisi e informatica. Alla selecao manca luca e mi stupisce avendolo visto così bene alla riunione del calendario. Andrea e ruggero (the Best)  fanno le solite meravigliose giocate ma alla fine ha ragione la solidità degli ottovonbischer. I piccoli sono stati al caldo negli spogliatoi e non immagino cosa sia successo... Di certo quando chiedo a paolo di arbitrare l'accoglienza è ottima. Dan è uguale al luca che chiamavano luchino e mi chiede furbetto se li aiuterò. Graziano sbuca improvviso in tuta e peppino torna in panchina. Giocano sereni e passano in testa 6-3 con tanti goal e bellissime esultanze di claudio. Ce n'è un altro della juve, gioca nel 93 e ha un bellissimo cappellino. Il freddo è sempre abissale ma la nebbia si sta alzando e le tribune si sono svuotate. L'Italia non ci crede e in otto minuti l'esperienza degli otto ha la meglio. La partita finisce serena, senza incidenti e coi piccoli che sono diventati grandi. Il torneo comincia a entrare nel vivo e sbuca dal cono d'ombra del passo carraio la sagoma buffa ed elegante di luca. Ora ci siamo proprio tutti (salvo matteo e fabietto) e anche ale dormiveglia ha deciso di impegnarsi. Si alza il ritmo del gioco e mentre le giocate e i goal cominciano a riscaldare ecco improvviso calare il buio. Il tipo out si avvicina al quadro lo esamina e mi spiega che lavora con un elettricista. paolo79 in panico gira alla ricerca dei vari resposabili. Dopo cinque minuti convoco i capitani e si decide di aggiornare il torneo. Mentre i primi sciamano torna la luce. Si decide di rinviare a sabato prossimo. Si smonta e paolo79 carico come un mulo di premi chiude l'oratorio. Con massimo da moreno chiaccheriamo delle soite cose e dei soliti amici. Ci troviamo d'accordo su quasi tutto. Mi pare si sia divertito. Questa era una prova come quella col barracuda, senza rete di salvataggio sotto. In un cinque dato caloroso, in un comportamento maturo e responsabile, in una spinta nel buio, nella simulazione di una sputata, in un'occhiata d'intesa o in parole sintetiche ma chiare, ho visto una grande conoscenza del nostro stile e l'improbabile che sta diventando silenzioso sentire comune. Il pallone unisce universitari e ragazzetti provocatori, vecchi mister e animatori da oratorio, giocatori che professionisti non saranno mai ma che giocano meglio dei professionisti. Mi sono ricordato, ora scrivendo, di quelle fredde sere d'inverno (molto simili a questa) in cui giocava una squadretta improponibile di calcetto promossa da paolo79 dopo anni di immobilismo calcistico in parrocchia. Giocatori grassotti strambi e impossibili venivano portati alla vittoria da un tifo straordinario di decine di persone e sopratutto di ragazzini scatenati. Tre di quelli hanno messo le scarpette e giocano tranquilli e sereni con noi, molti che giocano in altre squadre sono oggi presenti e ben distante è il livello calcistico che vediamo.  Scopriamo così che quei ragazzini scatenati vestono ora anche la nostra maglia e costruiscono il futuro nostro. L'oratorio 5 anni dopo per fortuna non solo è pieno di giocatori fortissimi ma anche di ragazzi intelligenti direi quasi scaltri, con la stessa passione calcistica di allora ma con un pizzico di esperienza e di furbizia che li rende un pò più "corazzati" verso l'esterno. Se cinque anni fa sembrava obiettivamente impossibile quello che poi abbiamo fatto , oggi , pensando ai prossimi cinque anni, mi sembra che il viatico raccolto sia dei migliori. Di quelli che piacciono a noi.  Bel gioco, poche parole, serieta, divertimento, allegria, e  (lo dico per scaramanzia) ...successi. Ho visto proprio questo. Che eravamo in tanti il 13 di gennaio, sotto zero, nella nebbia,  il sabato pomeriggio tardi in un cortile di oratorio che a un certo punto è rimasto al buio. Luminose erano le persone e ancora più radiosa sarà la primavera dopo aver passato questa tappa invisibile a molti ma importante assai.

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Scritto da nanus
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