Davide e Golia

1 STORIA CHE CONTINUA E CRESCE !

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Davide e Golia
1 STORIA CHE CONTINUA E CRESCE !
Davide e Golia
 
Noi saremo sempre il piccolo, improbabile, Davide di fronte al gigante Golia. Non solo da ultimi arrivati in una nuova categoria ma sempre, in ogni partita, in ogni ambiente che incontriamo, in ogni serie in cui arriveremo.
Non ho risparmiato nulla ai nostri giocatori per verificare se la cavalcata vincente durata nove mesi avesse come collante principale le vittorie o lo spirito di squadra. Non è giusto, a così breve tempo di distanza, mettere in piazza i limiti e i difetti che abbiamo aggredito nel terzo trimestre del 2007. Il calo di tensione dopo l’impresa compiuta era naturale ma accettarlo avrebbe voluto dire, molto probabilmente, scivolare nel tran tran annacquando finanche il proprio piccolo mito costruito con un campionato perfetto.
Sarebbe stato rassicurante rimirare il recente passato ma subito ci siamo posti le domande profonde. Quelle cui si era messo il silenziatore per arrivare vincenti a givoletto e a collegno. Erano domande che andavano al cuore delle nostre motivazioni profonde.
E’ sempre più facile non mettersi in discussione e cercare di vivacchiare facendo punti. L’esperienza di anni, da giocatore classico, porta, in ogni inizio di stagione, un tempo, più o meno lungo, in cui i giocatori si studiano e aspettano di.. vedere.
Questo atteggiamento per Davide sarebbe stato letale e per noi pure perché sarebbe stato come scambiare i nostri campionati con la nostra storia.
1 storia piccola di cui però non c’era sfuggita , pur anco ebbri della vittoria, un’eco ben più ampia della stretta cerchia di amici che può ruotare intorno a una squadra di terza categoria. Questa eco l’abbiamo constatata in tanti momenti. Ne ricordo alcuni: il Torneo degli Amici, il fenomeno del nostro tifo (non solo dopo il berino), l’oggettività dei dati internet, la conferma dei tre nuovi, l’esordio di Alessandra.
Mentre massima era l’esposizione verso l’esterno e maggiore era il consenso sulle piccole grandi cose compiute avremmo dovuto smontare la macchina, oliare, potenziare, ritrovare l’assetto migliore. Bene ! L’abbiamo fatto !
Abbiamo perso quanto non perdevamo da mesi, abbiamo segnato così poco come non facevamo da due anni 
 
MA ( e lo scrivo maiuscolo) abbiamo vissuto 1 STORIA CHE CONTINUA E CRESCE !
 
Non fa forse parte di questa strana e improbabile storia un’ amico che viene a trovarti il giovedì dopo due sconfitte ? Un avversario o un arbitro che ti rispettano ? Un gagnetto sconosciuto che ti incoraggia dopo una sconfitta ?
I singoli sono cresciuti e oggi si pongono obiettivi professionali che manco conoscevamo uando ci siamo alzati dal divano. La squadra spesso garantisce due ore emozionanti per tanti che vedono, in ragazzi simili a loro, un’energia vitale, coretta e a volte vincente come raramente si incontra
La loro speranza ( e credo sia la nostra) è quella cantata da Umberto Saba:
Che Davide batta Golia.
L’esserci, in questa STORIA,è molto più importante di una maglia da titolare.
L’essere protagonisti di una nuova sfida può essere meglio di quando , con tante solitudini, facemmo la prima promozione.


Scritto da nanus
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